Gruppo Folkloristico

CD MUSICALI & LIBRI

ATTIVITA’ DI RICERCA – Dischi musicali – libri

2012 – Realizzazione disco Semo de Montecò e tanto basta, portemo lo cappello a mezza testa”.

2017 – Realizzazione disco “Racconti di un tempo… 10 anni di FolkLore”.

2020 – Pubblicazione del libro “Un Salto nel Folklore” – Giaconi Editore. Si tratta di Un viaggio alla scoperta delle nostre radici, attraverso i ritmi dei canti e dei balli che cadenzavano lo scorrere delle stagioni,

2022 – Pubblicazione del libro “Giochi senza tempo e senza corrente”, raccolta dei 50 giochi piu’ divertenti della tradizione marchigiana.

2022 – Pubblicazione di canti popolari del gruppo da parte dell’Assemblea legislativa delle Marche all’interno dei “Quaderni del Consiglio della Regione Marche”.

I libri sono acquistabili in tutte le librerie online d’Italia e sul sito http://giaconieditore.com/

2023 – Realizzazione disco “Il ritmo della tradizione”, raccolta di saltarelli marchigiani.

 

 

DISCO MUSICALE “IL RITMO DELLA TRADIZIONE”

Da sempre impegnato nella diffusione, riscoperta e valorizzazione della tradizione musicale e folclorica marchigiana, il gruppo folk “Li Matti de Montecò”, che ha alle spalle una storia fatta di tradizioni tramandate di padre in figlio, si propone di recuperare e trasmettere anche alle nuove generazioni le tradizioni popolari, attraverso l’insegnamento di canti e balli della nostra terra.

Dopo aver realizzato due dischi musicali, il primo nel 2012 “Semo de Montecò e tanto basta, portemo lo cappello a mezza testa”, il secondo nel 2017 “Racconti di un tempo… 10 anni di FolkLore”, nel quale sono stati incisi i canti rituali di questua della cultura orale marchigiana, la nuova produzione discografica “Il ritmo della tradizione” contiene diversi saltarelli marchigiani e canti popolari. Questo progetto cofinanziato dalla Regione Marche nell’ambito della “Legge per la tutela e valorizzazione dal saltarello tradizionale marchigiano”, DGR n. 1521 del 21/11/2022 intende creare delle condizioni fertili per la ripresa e la riscoperta del saltarello quale aspetto identitario della cultura e della tradizione popolare musicale marchigiana.

Il saltarello è la danza della cultura popolare marchigiana che nasce in tempi remotissimi, ma non tutti sanno che i saltarelli erano tanti, uno per ogni paese, uno per ogni contrada, ed avevano infinite varianti. Nel disco sono contenuti i principali saltarelli marchigiani: il Saltarello anconetano (della val Musone) del nord delle Marche, il Saltarello Maceratese (la Civitanovese, la Recanatese, la Castellana) delle Marche centrali, il Saltarello Fermano, lu Spuntapè, la Ripanella e il Saltarello Ascolano delle basse Marche e della zona del Piceno. Dal Piceno sino all’Anconetano, dal Fermano al Maceratese, il saltarello si presenta come una danza in coppia, di carattere vivace, dal ritmo sostenuto, la cui caratteristica principale è, come ricorda il nome stesso, il salto.

 

 

 

DISCO MUSICALE “RACCONTI D’UN TEMPO…10 ANNI DI FOLKLORE”

“Il presente del passato deve essere il ricordo, il presente del presente la realtà, il presente del futuro la speranza”.

Bisogna ricordarsi del tempo passato, di quello che accadeva molti anni fa, innestarlo nel presente, nella realtà in cui viviamo, affinchè i giovani lo proiettino nel futuro. Oramai gli antichi riti della nostra tradizione popolare, come la quasi totalità della cultura orale marchigiana, vanno inesorabilmente scomparendo, a causa delle profonde trasformazioni della società e della scomparsa della civiltà contadina. Essi sopravvivono solo nella nostra memoria, senza più alcun riscontro nella realtà attuale.

Nel corso di questi primi 10 anni di attività, attraverso il nostro decennale lavoro di ricerca abbiamo contribuito a promuovere, valorizzare e mantenere vive le tradizioni popolari marchigiane al fine di ritrovare, riprendere e ritrasmettere le nostre tradizioni delle quali ormai ci si “vergognava”. Il nostro desiderio è far rivivere il Folklore marchigiano, in particolare del territorio nel quale viviamo, che si ricollega alla civiltà contadina del ‘900, ovvero la “storia dell’agricoltura/ storia della gente antica” ( La parola “foklore” è stata coniata nel 1846 dagli inglesi ed è composta da Folk più Lore: “Folk” significa gente di campagna e “Lore” sta ad indicarne la storia). Quindi il Folklore è quel sostrato che ci ricollega al nostro passato e che ci definisce nel presente. Finora è stato calpestato come se non ci fosse, invece il Folklore ha un’importanza fondamentale ed è per questo che attraverso questa raccolta di brani, vogliamo far rivivere i ricordi dei nostri nonni, recuperando i canti rituali di questua della cultura orale marchigiana, contribuendo alla rivitalizzazione e alla diffusione delle nostre prestigiose tradizioni. Nonostante la totale disattenzione dei media, il feroce condizionamento ed appiattimento della nostra civiltà, senza più memoria, senza più identità, senza più storia, né futuro, siamo convinti che la tradizione non si deve perdere.

Abbiamo suddiviso il nostro lavoro di ricerca rispettando il modo con cui venivano intonati i canti rituali di una volta, ovvero seguendo lo svolgimento calendariale dell’anno agricolo, in quanto erano strettamente connessi e legati al ciclo della natura che nasce, muore e risorge. Ogni lavoro agreste aveva le sue melodie: la mietitura, la trebbiatura, la fienatura, la potatura, la spannocchiatura, la vendemmia, ecc. Tali canti, sorti spontaneamente in funzione dell’opera stessa, non hanno alcuna attinenza con i lavori stessi nel senso che la poesia non è descrizione o esaltazione dell’opera stessa, ma il più delle volte espressione amorosa. Attraverso questi brani rievochiamo le situazioni nella famiglia e i lavori tipici di un tempo, come lo “mete” (mietere), lo “scartoccia” (la raccolta del granoturco), lo “velegnà” (la vendemmia), lo “fienà” (la tagliatura del fieno), e le feste sull’aia che a quelli facevano seguito, oltre ad alcune tra le feste tipiche come la “Pasquella” e il “Cantamaggio”.

copertina

PARTE ESTERNA_CD_2

 

 

DISCO MUSICALE “SEMO DE MONTECO’ E TANTO BASTA, PORTEMO LO CAPPELLO A MEZZA TESTA”

Il disco contiene ben 24 brani della tradizione: i classici saltarelli marchigiani, la Civitanovese, la Recanatese, la Castellana, Il Saltarello anconetano, ma ci sono anche diversi esempi di canti rituali di questua come il Cantamaggio, stornelli a dispetto e canti popolari di ogni genere. Ci sono anche musiche di balli, come la quadriglia e canti tradizionali della nostra zone come Lo sfollamento. E’ un lavoro di ricerca, di canti tradizionali grazie alle memorie degli anziani e agli scritti della tradizione. I testi sono originali e in qualche brano la musiche sono state arrangiate da noi.

 

 

 

 

 

PREZZO DI VENDITA di ogni SINGOLO DISCO : 10 €

IL CD PUO’ ESSERE ACQUISTATO AI NOSTRI SPETTACOLI

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