Gruppo Folkloristico

DOMENICA 3 GENNAIO CANTI AL PRESEPE POPOLARE E AL PRESEPE VIVENTE DI POTENZA PICENA

Pubblicato da il gen 2, 2016 in News |

DOMENICA 3 GENNAIO doppio appuntamento con il canto rituale della Pasquella:

 
ore 15:00: PRESEPE POPOLARE della Famiglia Melappioni di Civitanova Marche

 

Presepe popolare Melappioni

 

 

Un’ altra importante iniziativa…Quest’anno faremo da colonna sonora al “PRESEPE POPOLARE” della Famiglia Melappioni di Civitanova Marche. Popolare perché non rappresenta la Palestina, ma le nostre campagne marchigiane nei primi anni del dopo guerra.
L’autore è Iginio Melappioni, che con la moglie Bice e le figlie Katy e Anny, hanno realizzato in casa propria (via Marco Polo 36, Fontespina) una Natività davvero commovente, arricchita da molti particolari. Un’altra novità di quest’anno è l’inserimento nella colonna sonora di alcuni brani natalizi del nostro gruppo folkloristico Li Matti De Montecò
http://www.civitanovalive.it/a-civitanova-seguite-la-stell…/
http://www.cronachemaceratesi.it/…/vergare-e-saltar…/749977/

 

 
ore 17:00: PRESEPE VIVENTE POTENZA PICENA presso la vicina Chiesa di S.Antonio dei Frati Minori

 

locandina presepe vivente potenza picena

 

 

Anche quest’anno gli “Amici del Presepe Vivente di Potenza Picena” non hanno perso l’occasione per mettere in scena una rappresentazione natalizia in stretta connessione con l’attualità ecclesiale con il riferimento al Giubileo straordinario della Misericordia (8 Dicembre 2015 – 20 Novembre 2016) voluto da Papa Francesco per celebrare il 50° anniversario dalla conclusione del Concilio Vaticano II. Il linguaggio comune spesso sovrappone la misericordia al più riduttivo concetto di perdono, mortificandone la pluralità di sfumature. L’etimologia latina del termine invece è già di per sé sufficientemente allusiva: la parola è composta dal verbo miserere (provare compassione) e dal sostantivo cor (cuore) e pertanto richiama un atteggiamento di sincera e fraterna partecipazione alle altrui situazioni di vita. La misericordia diventa allora compassione ma soprattutto condivisione in tutte le declinazioni esistenziali possibili (povertà, sofferenza, peccato, difficoltà …) dove l’aspetto essenziale è quello della comprensione che porta a coinvolgersi concretamente nell’esperienza degli altri.

E’ allora evidente come il tema giubilare della misericordia non sia un’aggiunta o un accostamento al Natale ma la dimensione che in esso si esprime e dal quale prende forma: la nascita di Gesù è infatti l’evento che rende visibile e concreta la misericordia di Dio Padre che, in Cristo, condivide l’esperienza umana e ne abbraccia ogni momento per annunciare e testimoniare un Amore su cui l’essere umano può sempre contare. E le scene del presepe vivente potentino ripercorrono alcune tappe della storia dell’amore misericordioso di Dio come è narrato nella Sacra Scrittura.

Il visitatore viene introdotto dal video iniziale, che coglie il momento nel quale il Papa annuncia il Giubileo, e viene poi preso idealmente per mano mentre attraversa i 14 allestimenti che fanno l’itinerario del presepe: innanzitutto dalle guide che illustrano le scene, poi dalle rappresentazioni stesse che dipanano progressivamente il tema della misericordia. L’incipit è dato dall’Antico Testamento di cui si riproducono un capitolo della Genesi e uno dell’Esodo: l’alleanza rinnovata con Noè dopo il diluvio e la rivelazione a Mosè del Dio dal volto “paziente e misericordioso, lento all’ira e grande nell’amore”. Prendono quindi forma le scene della tradizione: la misericordia del Padre si manifesta nell’annunciazione in Maria, ragazza del popolo della periferica cittadina di Nazareth; da questa è poi celebrata nel cantico del Magnificat e continua nelle parole di Zaccaria che proclama il Benedictus riconoscendo la “bontà misericordiosa del nostro Dio”; rientra in quest’ottica anche l’annuncio natalizio ai pastori, considerati impuri e, per questo, socialmente esclusi ma scelti come primi testimoni del grandioso evento del farsi uomo del Figlio di Dio. Quindi, al cuore del percorso, la scena della Natività immersa nella luce, nelle musiche e nel clima gioioso che sempre la caratterizza: in Gesù è la misericordia di Dio che si fa persona e lambisce tangibilmente la storia. Nel quadro successivo si apre una parentesi con la strage degli innocenti -per sottolineare che non tutta l’umanità, allora come oggi, si lascia prendere dall’amore di Dio- ma, subito dopo, il tema riprende in positivo, con alcuni incontri evangelici che esprimo la tenerezza di Gesù con i peccatori (vocazione di Levi), contro il pregiudizio (incontro con l’adultera) e verso gli ammalati (guarigione dei lebbrosi). Questa misericordia che si traduce in attenzione, accoglienza e benevolenza diventa anche la consegna che Gesù lascia all’umanità e, per questo, l’ultimo quadro del Presepe presenta le immagini della misericordia vissuta oggi dalla comunità cristiana mentre scorrono sullo sfondo delle parole evangeliche del giudizio universale nel quale “saremo giudicati sull’amore” come piaceva dire alla Beata Teresa di Calcutta.

Dunque anche quest’anno il Presepe Vivente di Potenza Picena è un vero e proprio itinerario dello spirito da vedere ma soprattutto da meditare perché il visitatore esca dal boschetto dei Frati Minori avendo unito al bello dello sguardo una crescita interiore